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Contrastare l'odio sui social


Fenomeni dilaganti, sotto gli occhi di tutti, sono l'odio e la violenza che stanno esplodendo sui social nei confronti delle persone in situazione di disagio e, sopratutto, nei confronti dei #migranti.


Come nascono le etichette che stigmatizzano queste persone, e perché? Ci sono analogie con il modo in cui venivano rappresentati gli italiani che emigravano in cerca di fortuna? E che ruolo hanno i social media, ma anche il semplice passaparola, nel costruire l’immagine negativa del “diverso”? (Bad News, Redattoresociale)

E' nato, a partire da queste domande, “#Badnews” (Bad sta per Be Aware of Dangerous media), uno #StrumentoDidattico per lavorare con i giovani tra i 13 e i 29 anni sul tema degli estremismi violenti collegati alla produzione e diffusione di informazioni cariche di odio tramite i media. L’utilità dello strumento sta nel far emergere il ruolo positivo che ognuno può giocare, individualmente o collettivamente, nel contrastare gli effetti negativi dei media in questo campo. Nel permettere, insomma, di rispondere alle domande su cui i ragazzi si sono confrontati dopo aver analizzato gli stereotipi: come si sono formate queste convinzioni? come mi informo e quali notizie condivido sui social? cosa posso fare per combattere la xenofobia promossa dai media? (maggiori info qui)


Dopo uno strumento si possono introdurre delle buone pratiche... secondo la Parole O_Stili 10 sono i principi scritti a cento mani (e con il contributo della rete), per comporre il manifesto della #ComunicazioneNonOstile





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